Spesso quando si ha una idea o un progetto lo scoglio principale è di natura economica, ovvero la difficoltà o l’impossibilità, di riuscire a trovare dei finanziatori che possano supportare economicamente la realizzazione di un progetto.
Con l’ausilio della rete sono nate da diversi anni delle piattaforme denominate crowdfunding, ovvero un finanziamento collettivo attraverso il quale si raccolgono le risorse necessarie per finanziare un progetto, persone ed organizzazioni. A fare da apripista è stato il presidente degli Stati Uniti Obama, che grazie a questo mezzo è riuscito a raccogliere tantissimi fondi per finanziare e vincere la campagna presidenziale americana che come sapete è lunga e dispendiosa.
Fino a qualche mese fa per partecipare al sito e ricevere i fondi aveva delle regole molto restrittive, per esempio avere un conto in U.S.A. escludeva molti all’accesso alla piattaforma, ma per fortuna Yancey Strickler, inventore e Ceo di kick Starter ha annullato tante restrizioni e da qualche tempo sono sbarcati anche in Europa e soprattutto in Italia (leggi articolo di Wired).
Un altro gigante del crowdfunding è il sito Indiegogo fondato nel 2008 da Danae Ringelmann, Slava Rubin, e Eric Schell, che ha finanziato miliardi di dollari per progetti in tutto il mondo, sopratutto nel periodo in cui Kickstarter si limitava a finanziare idee esclusivamente nel territorio U.S.A. Nel giugno del 2015 un cittadino inglese Thom Feeney lanciò la raccolta fondi a favore della Grecia, proponendo ad ogni cittadino europeo di versare per questa causa 3€. La Grecia come sappiamo non è uscita dall’Europa, ma non grazie al contributo dei cittadini europei su Indiegogo che sono arrivati a raccogliere “solo” 2 milioni di euro circa.
Indiegogo è davvero molto ben strutturato e si può proporre un progetto per diverse categorie, come tech, film, business, community, music, education, web, gaming ed altri. Andate ad esplorare il sito sono sicuro che troverete dei progetti interessanti. Anzi andatevi a cercare progetti proposti dai nostri connazionali qui
Prima dell’approdo di Kick Starter anche qui in Italia, in molti si sono adoperati nella creazione di siti sulla falsa riga del colosso americano.
Vi propongo qui di seguito quelli che sono articolati meglio
Tra i progetti sono andato a vedere quello di un cortometraggio che ha raggiunto e superato la richiesta di 20 mila Euro, anche grazie all’utilizzo di ricompense. Una tipologia di premio che probabilmente ha contribuito al successo è la promessa di inserire nel cortometraggio il donatore in qualità di comparsa o addirittura affidandogli un ruolo minore.
Dal momento in cui ho iniziato ad informarmi sulle piattaforme di crowdfunding i siti sono nati in tutto il mondo, ed alcuni italiani tipo takeoff hanno chiuso.
Come potete vedere dall’immagine di copertina ci sono attualmente diverse piattaforme attive nel mondo ed in Italia.