Tra tutte le attività possibili sulla rete, una di quelle che possono rivelarsi molto redditizie è aprire un blog.
Che cosa è un blog
Quello che stai leggendo in questo istante è un Blog: una pagina web, costruita in forma anti – cronologica (l’ho “liberamente tratto” da Wikipedia) ovvero dal più recente al più lontano nel tempo.
Gestito da un Blogger, è una sorta di rivista che si riempe di contenuti nel corso del tempo.
Un po di storia
Il primo Blog è datato 23 dicembre del 1997, era la pagina di un appassionato di caccia, Jorn Barger, che mise on line i link e risultati delle ricerche fatte on line, riguardanti proprio la caccia.
Secondo alcuni è stato però Peter Merholz ad usare per primo la parola Blog su Peterme.com.
Da quel lontano 23 dicembre ad oggi sono passati ben 22 anni, e di blog ne sono nati a miliardi di tutti i tipi.
Nel 2010 Intact, un sito adesso offline, aveva coniato il termine Blogosfera, catalogato e censito i Blog che al tempo erano 133,000,000 milioni.
Oggi saranno almeno 1000 volte tanto, basti pensare che molti blogger sono diventati delle vere e proprie multinazionali che fatturano cifre da capogiro.
La diffusione dei blog
Principalmente la facilità di programmi come Word Press con cui creare contenuti in modo molto semplice, ma soprattutto la voglia di condivisione, hanno reso così popolare questo strumento.
I blog trattano di argomenti più disparati, dai fumetti manga, alle ricette, dai blog di viaggio, a quelli sui motori, tecnologia, tatuaggi, fino ai blog di natura politica e più di nicchia. Insomma qualsiasi cosa tu stia cercando nel web, è molto probabile che google ti indirizzi verso un blog per trovare le informazioni.
Ciò che ha reso molto popolari i blog è proprio l’impressione di trovarsi difronte chi scrive, con la possibilità di interagire, chiedere consigli, dire la propria opinione. Proprio questo contatto personale differito ha fatto la fortuna dei blogger.
Tra i blogger più conosciuti in italia per esempio c’è Aranzulla. Chi non è mai capitato sul suo sito cercando di risolvere un problema al computer. Insomma se hai un problema, probabilmente qualcuno lo ha già risolto e condivide la soluzione su di un Blog! E’ questo l’altro aspetto fondamentale che ha fatto dei blog una risorsa quasi indispensabile per molti.
Bene, dopo questa breve (si fa per dire) introduzione giungiamo a noi.
Come guadagnare con un Blog
Magari vuoi sapere come fare per guadagnare con un blog. Sulla rete ce ne sono davvero tanti di siti che saranno felici di spiegare quest’aspetto. Quello che voglio farti capire è che non è affatto semplice.
L’idea che si ha del blogger che ogni tanto scrive un articolo, risponde a qualche email e vive di rendita è distorta. Tutto necessita di sacrifici, dedizione, progettazione e soprattutto di tempo.
Il blogger (quelli veri, non io che lo faccio per hobby) lo è a tempo pieno, completamente assorbito dalla sua attività, continuamente alla ricerca di argomenti da inserire, di foto da proporre, di storie ed esperienze da raccontare. Specialmente all’inizio quando la pagina necessita di contenuti.
Nel 2010 erano circa 130 milioni i blog, ma non tutti riuscivano a monetizzare, cosa ti fa credere che tu riuscirai a trionfare in questo campo?
Ok è solo una provocazione, naturalmente si può fare!
Cosa fare per aprire un Blog.
- per prima cosa devi trovare un argomento che ti appassiona! Non basta trovare un argomento che può farti guadagnare dei soldi, devi proprio parlare di qualcosa che ti piace e di cui sei esperto, perchè è il lato emotivo che traspare a fare la differenza.
- Trova il giusto nome di dominio e compralo, se non lo usi puoi sempre guadagnare rivendendolo. Il dominio potrà essere il tuo nome, inerente all’argomento, o inventato. Non importa! In teoria dovrebbe essere facilmente memorizzabile, ma questo era vero qualche anno fa, adesso non ci ricordiamo di nulla e salviamo tutto nei preferiti.
- Compra un hosting Word Press ed inizia a scrivere i tuoi post. Costa molto meno di quello che pensi ed è molto più facile di quel che credi. Alcuni host ti offrono gratis anche il nome di dominio per un anno, il tempo per fare una prova ragionevole e capire quali sono le potenzialità!
Magari ci vorranno anni per riuscire a ritagliarti uno spazio tra le migliaia di pagine, specialmente se scegli un argomento molto diffuso. Anni in cui imparerai come creare un post, quali strumenti usare, e come gestire il tuo tempo. Imparerai come trarne profitto. Magari noi riuscirai a guadagnare cifre enormi, ma potrai comunque guadagnare. Non sempre bisogna diventare miliardari per essere felici…ma almeno milionari!
Oltre alle risorse a pagamento sicuramente più performanti, ce ne sono alcune completamente gratis con cui potrai cimentarti per impratichirti.
Una di queste, sicuramente la più famosa, è Blogger. E’ vero che questo tipo di servizi danno la possibilità di gestire in forma totalmente gratuita il blog, ma hanno degli inconvenienti. Prima di tutto il nome: sarai sempre legato alla piattaforma che ti ospita, e poi non tutti gli strumenti per guadagnare sono disponibili. Il consiglio è investire poco meno di 15€, in un web hosting con dominio gratuito ed iniziare a scrivere.
Farsi conoscere
Ok hai comprato hosting per un anno in sconto, hai istallato Word Press sul dominio gratuito, hai scritto diversi post…ma non succede niente. Non ti scrivono neanche per insultarti. Google analytic è piatto come l’encefalogramma di un cadavere. Dopo qualche tempo ho capito una cosa: a meno che tu riesca a scrivere, (anche casualmente) per primo un post contenente parole chiave ricercatissime, nessuno ti troverà se non sarai tu a farti conoscere.
A parte il SEO che potrà aiutarti a scrivere in maniera da essere visibile ai motori di ricerca, dovrai creare il tuo spazio on line sui social. Facebook, Instagram, Twitter, e tutti quelli che ti vengono in mente. Inserire video su youtube, contenuti multimediali etc. Insomma quello che normalmente la tua nicchia di pubblico fa sulla rete. Una delle migliori strategie è pensare come il tuo pubblico, così come un negoziante di successo pensa come un cliente, riuscendone ad anticipare gusti, richieste e desideri.
Un altro strumento molto utile è Google Trends, che ti offre una statistica su cosa cerca il pubblico su google. Per esempio se hai pubblicato un blog sui tatuaggi, non devi far altro che inserire nella ricerca il termine tatuaggi, e andarti a vedere quali sono gli argomenti inerenti che hanno avuto più clic. Ma questo post sta diventando troppo lungo, ed il mio Plugin sul SEO mi sta dicendo che mi sto dilungando troppo… Non importa, l’argomento mi sta appassionando.
Un caso concreto: la storia di questo sito
Questo Blog per esempio è nato circa 5 anni fa, ed ha avuto tante versioni. Sono sempre stato un appassionato di internet fin dagli albori e più che navigare, ho naufragato.
Di link in link, anche in modo casuale, ho scoperto cose interessanti. Tante pagine che avevo salvato nei preferiti, si riferivano a novità e servizi inerenti il web.
Quando c’è stata la crisi e tanta gente ha perso lavoro, ho voluto far conoscere alcuni strumenti, che secondo me avrebbero potuto aiutare qualche volenteroso. Così ho comprato il domino ed ho chiesto ad un amico di ospitarmi sul server, ho raccolto un po di pagine e servizi interessanti e ne ho parlato. Per puro caso sono stato il primo a trattare argomenti che qui in Italia ancora non esistevano, e mi sono ritagliato una piccolissima fetta di pubblico proveniente dai social.
Gli errori
Durante la vita del blog ho commesso tanti errori, dettati dall’inesperienza, e dall’ingenuità.
Il peggior errore è stato quello di non fare un BackUp, così dopo circa 3 anni di Post, il server del mio amico è stato infettato da un virus, ed ho perso tutto!!!
Ero molto dispiaciuto, ma la sensazione di aver sprecato tanto tempo, per qualcosa che poi si era rivelato un fallimento, mi ha dato la rabbia necessaria per cercare una soluzione.
Come ho risolto? Ricordavo che esisteva un servizio totalmente gratuito che si chiama wayback machine: una pagina che conserva cronologicamente alcuni contenuti dei siti web. Appena ho potuto, l’ho visitato e sono riuscito a recuperare circa il 40% dei contenuti. Poco, ma meglio di niente!
In quei 3 anni avevo imparato un po di cose: finalmente non avevo più bisogno di chiedere ad altri di fare cose per me.
Così ho comprato un servizio di hosting, istallato word press ed ho caricato quei post che ero riuscito a recuperare. Non essendo un esperto di Hosting, ho comprato quello più economico, ed è stato un altro grave errore!
A causa del servizio scarso, della lentezza del server il sito non riusciva a decollare, e in più il server era costantemente sotto attacco ed il blog spesso veniva infettato da malaware. Insomma, invece di dedicarmi a scrivere, la mia occupazione principale era risistemare problemi di natura tecnica. Senza contare che il periodo di inattività del sito mi aveva fatto perdere pubblico e posizioni in google.
Imparare dalle difficoltà
A causa dell’ hosting quasi ogni giorno mi trovavo di fronte ad una difficoltà, che dovevo affrontare da solo. Non sono un programmatore, sistemista, non sono neanche un webmaster, ma come si suol dire a calci e sputi, ho sempre trovato la soluzione.
Mi è stato d’aiuto pensare che se si ha un problema, qualcun altro l’ha avuto e risolto prima, ed il web è pieno di risorse.
Una delle grandi conquiste dell’umanità, il lato virtuoso della rete, è la condivisione della conoscenza. Grazie al traduttore di google le mie ricerche si sono allargate anche ad altre lingue. Cominciava addirittura ad essere divertente. Diventava per me una sorta di Settimana Enigmsitica: mi piazzavo al computer, analizzavo il problema, cercavo casi simili in 3 lingue diverse (italiano, inglese e spagnolo) e applicavo la soluzione al mio caso con successo, acquisendo competenze nuove.
Mi sono impratichito ho cambiato hosting per uno molto più performante, e soprattutto che si occupa di problemi tecnici, lasciandomi libero di dedicarmi al blog, (ai blog perchè mi sono fatto prendere la mano… )
Se volete saperlo l’hosting cattivo si chiama Servage, e quello attuale si chiama Ionos. Solo per la cronaca, non gli faccio pubblicità per questo non collego con link le loro pagine.
Già che ci sono Ionos alla fine non solo è di miglior qualità, ma anche molto più economico!!! Non è l’unico hosting in circolazione, ce ne sono molti che offrono dei periodi di prova scontati.
Così ho rimesso su il sito, l’ho alleggerito e mi sono reso conto che il traffico, proveniente da google era sensibilmente aumentato, semplicemente perchè le pagine si caricavano più rapidamente.
Nuovo vecchio errore
Quando vedo il mio blog adesso, mi sento come chi visita una città medioevale percorsa da Suv, ovvero che è stata costruita senza pensare al traffico.
Non ho mai pensato di progettare il sito, ho sempre fatto le cose e poi le ho sistemate.
Il sito va progettato, strutturato e pensato per essere trovato dai motori di ricerca. In realtà non mi interessava, ho sempre pensato di farlo in un secondo momento quando ci fossero stati più argomenti e più articoli.
Intanto mi sono andato a studiare un po di SEO. Sto iniziando a capire come funziona grazie ad un plugin che si chiama YOAST, ed un servizio davvero eccezionale che si chiama Seo Zoom, che sarà oggetto di un articolo, perchè mi ha davvero entusiasmato.
Insomma mi toccherà ritoccare tutto il sito, la sua struttura risistemare tutti gli articoli inserendo le keywords,.Un po per volta, lo farò senza patemi.
Perchè vi ho raccontato tutto questo? Per dimostrare che anche se parti da zero conoscenze, puoi creare un tuo blog. Non c’è bisogno di avere competenze particolari, perchè tutto si impara e non è così difficile come può sembrare.
La parte più difficile è creare contenuti, argomenti interessanti per gli utenti, che vi troveranno attraverso i motori di ricerca, social, o per caso. Ma non è importante.
Fino a qui il post è uno dei tanti che spiegano come creare un blog, adesso prendo un percorso diverso.
Non SEO uno schiavo
Come dicevo il web è pieno di pagine che vi spiegheranno come buttarvi nella mischia, come fare seo, come lottare per fare entrare il vostro sito nei primi risultati di ricerca in google, in modo da trarre profitto dalle pubblicità.
Io credo che non sia importante, in fondo è bello fare qualcosa per il semplice gusto di farlo. Qualcuno vi leggerà tra i miliardi di documenti sparsi in rete.
Non mi fraintendete, non sto dicendo di scrivere solo per voi stessi, ma di non farvi ossessionare dal SEO, dal posizionamento, dalle analitiche dei dati delle visite. Parlate di quel che vi appassiona, certo utilizzando le regole basilari per farvi trovare, ma senza diventarne schiavi.
Certo, il post si intitola guadagnare con il blog! Io ho guadagnato tante competenze che non avevo. Adesso creo anche blog e siti per altri, li indirizzo nelle strategie ads. Alcuni sono più bravi di me nel creare contenuti e traffico, con discreti guadagni.
Il consiglio che posso darti è di non starci a pensare troppo, forse non sarà la migliore strategia, ma se non ti butti in acqua, non imparerai mai a nuotare.